Euforia dei Carrozze

Ed eccoci qua, a commentare una delle più belle e interessanti partite giocate quest’anno da Modena, che dimostra di avere una particolare affinità con gli appuntamenti più importanti. Arriva la settima vittoria in campionato e la nona assoluta quest’anno su altrettante gare: una macchina infernale per gli avversari, ogni tanto con i giri del motore più bassi (vedi Ravenna e, in parte, Padova e Vibo) ma comunque forte, imbattibile, schiacciasassi! Una partita che ha visto molti miglioramenti nel gioco di squadra, una migliore intesa di Orduna con i suoi martelli (in particolare con Vettori in banda e Ngapeth in seconda linea) e un ottimo gioco dei centrali, sia a muro che in centro all’attacco, con progressi mostruosi di Holt prima e, soprattutto, di Le Roux ora.
Perugia inciampa su Modena come consuetudine in questi ultimi due anni; ormai si può dire che ci temono più che l’acqua santa il diavolo, nonostante uno dei loro giocatori più rappresentativi abbia affermato che la prossima squadra che devono affrontare (Lube Civitanova) sia più forte di Modena… mah! Se a Modena i Baci Perugina sono considerati un delizioso sfizio e un buon dessert da gustare lentamente, altrettanto non si può dire dell’aceto di Modena per i perugini: amaro, aspro, che fa piangere…

Legame col sisma

Alla fine si è deciso di giocare a Perugia: noi Carrozze, dopo qualche titubanza iniziale, abbiamo scelto a maggioranza di esserci: c’erano sì pericoli legati al sisma, ma ci siamo fidati delle autorità, che davano agibile l’impianto e quindi disputabile una partita che, se dal punto di vista del tifo era desiderabile da vedere, dal punto di vista etico ci troviamo d’accordo con l’allenatore Piazza, che ha affermato, nel corso di un’intervista post-partita, che la gara non l’avrebbe disputata, sia per la pericolosità della zona, sia per il momento delicato che la popolazione locale sta vivendo, soffermandosi sul fatto che anche le forze dell’ordine, utilizzate per il match, venivano tolte all’emergenza sisma. La partita si è comunque giocata e, a giudicare da come ha risposto il pubblico locale, l’hanno considerata come una bella e temporanea distrazione, indipendentemente dall’esito. Viene facile pensare che hanno bisogno anche di sport per non sprofondare nella depressione.

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La giornata

Anche in questa occasione una trasferta con distanza importante è diventata occasione di gita per i Carrozze, che l’hanno vissuta alla loro maniera, ovvero facendo tappa in un bel posticino sulle colline toscane (Monte San Savino) e seduti tutti a tavola in un buon locale a conduzione familiare con ottima cucina toscana: in maggioranza abbiamo scelto menu fisso con crostini, tagliata di manzo con patate e fagioli e dessert. Vino toscano ed allegria.

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Terminato il gradito pasto, ripartenza per Perugia, destinazione PalaEvangelisti.
Anche a Perugia si ripete il copione che accompagna ormai le trasferte dei Campioni d’Italia; palazzetti pieni, tifo assordante, e squadra locale che cerca di fare bella figura. L’atmosfera si fa presto irrespirabile e la temperatura agonistica sale: il tifo di Modena è sempre il più colorito e colorato!

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La partita: una grande prestazione!

Il primo set parte con un sostanziale equilibrio, molto condizionato da errori di servizio e qualche muro a vuoto, ma sembra una fase di studio, poi Perugia innesta un break a metà set che la porta a +5 (19-14); Modena, nonostante un accennato tentativo di recupero, non riesce a colmare il gap e Perugia fa suo il set (22-25).
Nel secondo set il copione non cambia molto: l’equilibrio fa da padrone ma, sul finire del set Modena, con un Ngapeth in grande spolvero e un ace di Holt, scava un solco di 4 punti (21-17), Perugia non recupera più e si chiude 25-22: è 1-1.
Nel terzo set Modena dà spettacolo: nonostante un partenza da brivido (3-6) si esaltano azioni spettacolari, con Ngapeth che sale prepotentemente in cattedra e annichilisce il muro avversario: il gap tecnico non è così evidente (le due squadre hanno componenti fortissimi e di ottima tecnica), ma Modena dimostra di aver una maggiore tenuta nervosa e nel finale imprime un’accelerazione impressionante, con Ngapeth strepitoso, e dopo una rimonta che è rimasta in equilibrio fino al 21-20, Modena decide che è ora di chiudere e il solito Ngapeth mette giù 4 punti che consegnano il set alla squadra ospite (25-21).
Nel 4° set Perugia scompare: la fatica dei due set precedenti si fa sentire e i padroni di casa non ne hanno più. Modena controlla abbastanza agevolmente un set costellato da poco gioco e molti errori banali, soprattutto dei padroni di casa. Un quasi allenamento che sorride a Modena (25-22) che si porta a casa il match (3-1).

Come si ricordava ad inizio servizio, Modena ha finalmente dominato una partita tenendo i motori al massimo per tre set (nel primo si è scaldata) e c’è ben poco da criticare alla squadra, anche se c’è sempre da appuntare una scarsa attenzione al servizio. E’ una squadra che fa e sa soffrire ma che risponde sempre agli appelli importanti e li affronta con giusto impegno e determinazione: AVANTI GIALLI, SEMPRE COSI’!
I CARROZZE SEMPRE ORGOGLIOSI DI VOI!

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Un ringraziamento a Rossini, Petric e Atanasijevic per essersi prestati a salutarci.

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