Altra trasferta per i Carrozze che, sempre organizzatissimi, si preparano per il viaggio in quel di Piacenza, dove ci aspetta, come sempre con Modena, un PalaBanca colmo di biancorosso, dove si sente aria di derby e si respira un clima da regolamento di conti, date le battaglie di questi ultimi anni dove Piacenza, a parte l’ultima stagione decisamente sottotono, ha ben figurato in Superlega, dimostrando di meritare la categoria. E aspettano, da ex, Holt, Le Roux e Vettori….
I due presidenti super carichi!
Sulla partita ci sono sfaccettature in chiaroscuro ma la tendenza è al miglioramento. Dopo due sconfitte e la sudata, ma tutto sommato meritata, vittoria al tie-brak con Trento, arriva finalmente una vittoria da 3 punti che Modena ha dimostrato ampiamente di meritare, nonostante parecchi passaggi a vuoto sul servizio (specialmente nel secondo set) e qualche muro di troppo subito (nel terzo). La squadra ha comunque reagito come doveva, anche se in qualche occasione ha mostrato una fragilità psicologica che si tramuta in un marcato nervosismo; si è un po’ rivisto quanto è emerso nel terzo set con Trento, quando abbiamo rimediato pure un’espulsione che rischiava di regalare il set alla squadra trentina. Nel terzo set il capitano ha rimediato un’ammonizione che poteva evitare e nel quarto ne abbiamo rischiata un’altra, ma l’arbitro si è limitato ad un richiamo verbale; amici gialli, CALMA!
Il primo set è stato praticamente un monologo modenese, ma ormai noi Carozze, come tutti i tifosi, abbiamo imparato che il primo set con Modena non è significativo: le due sconfitte sono maturate vincendo sempre i primi set e anche con Trento, dopo un primo set da rullo compressore, abbiamo fatto fatica a portare a casa la vittoria, scomparendo dalla scena nel secondo set e perdendo, ma qui con molta sfortuna, il quarto. Comunque è stato un set giocato bene, schiacciando Piacenza in ricezione e senza far ragionare l’attacco.
Il secondo set rientra nella categoria degli spettacoli “vietati ai deboli di cuore”, data l’incredibile altalena di vantaggi maturati in questo parziale. Parte male Modena, subito sotto 5-1, ma poi tra alti e bassi si arriva ai vantaggi con Piacenza in battuta sempre in avanti e al 5° set point la mette giù e chiude il set: parità 1-1.
Ma il vento in poppa a 20 nodi per Piacenza finisce qui: il terzo set è caratterizzato da un crescente vantaggio di Modena, che non lascia respirare gli avversari, fino a poco oltre metà set quando arriva al massimo vantaggio (17-13); qui, come spesso purtroppo capita, si ha un black-out di squadra. Dopo 3 muri consecutivi e vantaggio di Piacenza, sul 20-21 Piazza chiama time-out per cercare di raddrizzare il set e si arriva ai vantaggi: dopo un estenuante battaglia punto a punto con continui capovolgimenti di vantaggi, Holt piazza la murata decisiva e si fa nostro il set (33-31 (!)): è 2-1.
Nel 4° set dopo una partenza punto a punto, si dà una decisiva spallata alla partita con un doppio ace (da 8-8 a 10-8) e poi si controlla agevolemte un set che solo nel finale rischia di essere compromesso con qualche errore di servizio e muri subiti, ma qui sale in cattedra LUI, il faro dell’attacco, Ngapeth, che piazza tre servizi e un muro facendo suoi gli ultimi 4 punti, permettendo a Modena di conquistare nuovamente i 3 punti (25-22): è 3-1!
La partita è stata sentitamente sofferta, come ci si aspettava, giocando in casa di una compagine che finora aveva ceduto, fra le mura amiche, solo a Perugia. Piacenza ha sportivamente fatto il suo, sperando di portare a casa almeno un punto (il terzo set è stato indicativo su questo atteggiamento), ma Modena voleva lasciarsi alle spalle un Novembre decisamente sottotono e negativo per una squadra campione nazionale e ha voluto, con forza e caparbietà, tirare nuovamente fuori la testa per far capire al campionato che, pur potendo andare in difficoltà, è sempre la squadra da battere. Bisogna però riacquistare sicurezza e coesione: certi atteggiamenti in campo non sono ben visti dai tifosi e i giocatori devono capire che stanno giocando per la società più importante e blasonata d’Italia, che hanno a che fare con una tifoseria che ha nei ricordi campioni in campo e nella vita. I supporters canarini sono abituati, parlando di pallavolo, a gusti delicati e tendono ad isolare teste troppo calde. Ragazzi, siete bravi, tecnicamente siete una delle squadre più forti anche a livello europeo, ma vi vogliamo arrabbiati a schiacciare la palla nel rettangolo avversario e non a polemizzare con gli arbitri. Detto questo, AVANTI GIALLI, FINO ALLA FINE, CARROZZE SEMPRE CON VOI!