Ce l’abbiamo fatta. Modena rispetta il pronostico e, seppur con tanta fatica, centra la qualificazione alle semifinali eliminando una tosta Verona che, comunque in certi momenti, non ha retto brillantemente il confronto, soprattutto quando Modena ha giocato davvero come sa. Una serie che ha purtroppo evidenziato diversi momenti di pericolosa mancanza di concentrazione, sia a livello individuale che di squadra, che ci stavano costando caro, perchè hanno permesso a Verona di giocare e di elevarsi al nostro livello, livello a cui non appartiene, come si è visto quando Modena è salita in cattedra.

Modena ha concluso la regular season al 4° posto, posizione che permette, almeno nei quarti di finale, di iniziare la serie con il fattore campo a favore.

La prima partita si gioca, quindi, in casa ma si rivela ben presto il peggiore incubo beffario che ogni modenese non vorrebbe mai vivere: giochiamo senza convinzione e senza concentrazione, anche se stiamo sempre su pezzo senza concedere mai una reale fuga a Verona. La differenza tecnica comunque è ben visibile, in quanto la partita è persa sì per mancanza di concentrazione ma anche con molta sfortuna.

Perdiamo la prima in casa ma, se analizziamo i sets, abbiamo molto da recriminare: perdiamo il primo set, col minimo scarto e gli ultimi due ai vantaggi sfavorevoli, vinciamo il secondo con uno scarto da campioni: 25-18! Nel secondo set si è vista la Modena che conosciamo, quella squadra che poi, nel prosieguo, avrebbe centrato il passaggio del turno. Si perde 1-3. Ovvio che questa partita ci ha lasciati impauriti e delusi, ma quanto visto nel secondo set ci ha lasciati fiduciosi per il futuro.

E si arriva alla seconda a Verona, col peggior prologo che si potesse immaginare: già decisiva per evitare l’eliminazione, da giocare fuori casa, su un campo dove in campionato avevamo offerto una delle peggiori prestazioni, in termini assoluti, di tutta la stagione. Non si godeva del favore del pronostico e la partita doveva farla Verona: a sangue freddo viene da pensare che questo approccio psicologico potrebbe essere stato una delle chiavi che ci hanno spalancato le porte del successo. Qui abbiamo offerto una vera prestazione da squadra campione d’Italia, macinando gioco, specie nel secondo set, annichilendo la squadra di casa e spegnendo gli entusiasmi del pubblico locale con la stessa potenza con cui uno tsunami spegne un fuocherello sulla spiaggia!

Una partita da leoni, anche se partiti lentamente: infatti durante il primo set, fra i tifosi modenesi, iniziava a veleggiare lo spettro dell’eliminazione per il fatto che la squadra era costantemente sotto nel punteggio. Siamo partiti malissimo, ma arrivati al pareggio sul 19-19, abbiamo acceso il turbo, abbiamo iniettato la benzina adrenalinica a 1000 ottani e abbiamo accelerato facendo mangiare polvere ai malcapitati avversari, ancora cullati dal sogno di poter fare il sospirato colpaccio. Il secondo set è stato un fulgido esempio di come deve giocare una schiacciasassi col tricolore cucito sul petto! Dominio assoluto dalla prima all’ultima palla con costante asfissiamento dell’avversario che, nel finale di set, era completamente a corto di ossigeno. Il terzo parziale è stato più umano, Modena ha rifiatato e Verona ne ha giustamente approfittato per provare a rimanere in partita: ma un motore rodato si riprende in fretta ed il finale è stato tutto di marca gialloblu: Verona non ne ha più e si chiude il set senza affanno. Si vince 3-0 e senza nessuna recriminazione. Questa prestazione ci rinfranca per il futuro e dà sostanziose speranze di passaggio del turno in casa nostra.

La terza partita, interna, si presenta con auspici migliori, sappiamo che la squadra è consapevole che anche questa gara è dentro-fuori e siamo sicuri che si comporterà di conseguenza.

Tutti i set giocati hanno seguito un copione abbastanza simile, ovvero grande equilibrio per buona parte dei singoli periodi, caratterizzati da esigui vantaggi di chi ha vinto i parziali con relativa accelerazione nei finali, accumulando dei buoni vantaggi di chiusura. Modena perde il terzo set, e la sconfitta matura in un modo che fa tremare i supporters gialloblu: la squadra appare stanca, affaticata e deconcentrata, come se i primi due sets, vinti con grandi giocate e, finalmente, con servizi attenti e senza errori, avessero assorbito tutta la benzina a disposizione. Invece è stato solo un momento di rifiatamento perchè nel 4° parziale la squadra, pur mantenendo un’andatura caratteristica di questo match, ha fatto suo il set giocando con grande impegno in difesa e sciorinando la sua naturale potenza d’attacco. Si vince 3-1 e si accede alla semifinale con Civitanova. In questa terza partita sono emersi alcuni sostanziali miglioramenti: più coraggio in ricezione, più attenzione ai servizi, a livello di squadra, mentre a livello individuale una maggiore intesa di Travica coi nuovi compagni, un risveglio prepotente di Ngapeth, poi risultato MVP del match e una prova maiuscola di Holt, mostrando potenza sia a muro che nel servizio.

Ora ci attende la semifinale: non partiamo col favore del pronostico, giochiamo contro la squadra che ha letteralmente dominato la regular season e, stando ai numeri, non avremmo alcuna speranza. Quest’anno abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo prefissato, ovvero la qualificazione alle semifinali, ora ce la andiamo comunque a giocare. Il favore del pronostico, la pressione e il dovere di fare la partita sono tutti fattori dalla parte di Civitanova mentre a noi spetta la parte dell’outsider: giocare con tranquillità e provarci. Abbiamo già dimostrato che dove non abbiamo niente da perdere, ci esaltiamo di più e possiamo arrivare dove nessuno si aspetta.

FINO ALLA FINE, AVANTI GIALLI ED I CARROZZE SEMPRE CON VOI!

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