Si gioca una partita di livello internazionale, la gara di ritorno dei play-off 12 di Champions League (comunemente ottavo di finale) contro i polacchi dell’Asseco Resovia: la qualificazione passa per questa partita dove partiamo dalla vittoria ottenuta in Polonia, la settimana scorsa, per 3-2: il risultato così maturato ci obbliga a vincere sì ma con qualsiasi punteggio, senza la scomodità di fare calcoli sui sets.

Il PalaPanini risponde bene all’evento facendo quasi il pieno del pubblico locale.

Il primo set parte con molto equilibrio ma verso il primo terzo Modena comincia ad inanellare una crescita contenuta nel punteggio. Tra alti e bassi, grazie ad attacchi micidiali di Ngapeth, un muro sostanzialmente buono e i servizi dello stesso Ngapeth e Holt, riusciamo a spuntarla ad un passo dai vantaggi e facciamo nostro il set col minimo sindacale: 25-23. E’ 1-0 tutto sommato meritato.

Nel secondo set si è assistito ad un harakiri generale di squadra nella seconda parte del parziale. Era cominciato sulla falsariga del primo, con forte equilibrio e relativa distanza di Modena appena dopo il primo time-out tecnico. Resovia rimane in partita e dopo il secondo time-out tecnico Modena, nonostante un accenno di vantaggio, va in tilt. Gli attacchi sono tutti murati e la difesa va in bambola. In questo clima il Resovia compie una rimonta inaspettata e chiude il set, meritatamente su 20-25. Calo preoccupante dei padroni di casa e si pareggia, 1-1.

Il terzo parziale è degno di un dramma d’amore dove prima si piange, poi si tenta il suicidio e alla fine ci si dichiara, ci si sposa e vissero tutti felici e contenti. E’ stato uno di quei set dove non basta essere abituati a soffrire per viverlo: le coronarie dei tifosi, messe a dura prova da una cocente delusione sfiorata, hanno retto il colpo e dopo è successo il miracolo! Si comincia male, sembra una ripetizione del secondo set, l’equilibrio si spezza prestissimo a favore dei polacchi che, nel giro di 12 punti, si ritrovano a ben +5 sui modenesi! Un abisso e una bella sberla per Modena e i suoi tifosi! Ma qui succede una rinascita incredibile.  Chi ha visto la partita si è potuto rendere conto di un particolare non da poco: questa squadra va dove va Ngapeth, infatti il momento di crisi, che ha portato all’inaspettata sconfitta nel secondo set e a questo inizio disastroso del terzo, è da imputare all’improvviso calo di forma del nostro campione, che ha cominciato a non riuscire a perforare muri e a sbagliare in servizio. In questo set ci si trascina dietro pericolosamente il passivo di 5 punti con alternati cambipalla fino al 12-17: qui Ngapeth accenna ad un risveglio, ad un notevole recupero psico-fisico. Arriviamo a recuperare 4 punti su 5 e si arriva al break del vantaggio sul 20-19: Resovia ha un sussulto d’orgoglio e ci riversa il controbreak, arrivando a 20-21. Con dovuti cambipalla vinciamo il set grazie a 2 aces di Ngapeth: finisce 25-23 e si va avanti 2-1. Senso di sollievo generale!

Il quarto parziale è ciò che maggiormente definisce, in termini semantici, il significato della parola “altalena”. Sembra una rappresentazione pallavolistica della maschera teatrale sole-luna che gira su se stessa davanti ad un osservatore fisso. Per semplificare si può pensare ad una sinusoide: fase positiva, fase negativa e poi di nuovo positiva. Questa è la sintesi di questo parziale.

Comincia bene per noi, che apriamo in vantaggio un set per la prima volta in questa partita, poi Resovia si fa sotto ma è un fuoco di paglia: Modena ha il piede sull’acceleratore e arriva a costruire un vantaggio importante con ben 4 punti di scarto sul 10-6. Qui comincia la fase negativa: Resovia ci attacca con un break di 6-1 e ci ritroviamo sotto 11-12 in tre minuti di gioco! Da qui in poi Resovia rimane avanti, anche di due punti, fino ad arrivare ad un massimo di tre punti sul 19-22! Alzi la mano chi pensava, arrivati a questo punto, di poter vincere questo set e quindi il match! Qui è risalito in cattedra il campione, che ha rinnovato recentemente fino al 2020, inventando giocate micidiali, che hanno prodotto un sonoro break di 5-0 (!), portandoci ad ottenere due match-points: il primo annullato da una nostra battuta out, il secondo a segno per battuta a rete dell’avversario! E’ trionfo, è apoteosi, e si profila ora un confronto da leggenda fra due formazioni, Modena e Civitanova, che daranno vita ad un avvincente duello su due palcoscenici nell’arco di un mese: 6 scontri (al massimo) per due obiettivi, scudetto e Champions League. Sarà una pagina epica per la pallavolo nazionale ed europea.

Abbiamo vinto, ma la squadra ha dimostrato di essere troppo legata allo stato di forma di Ngapeth: se lui non è in forma e commette errori, trascina nel baratro anche compagni di ruoli differenti dal suo (con la sua sofferenza è andato in tilt l’intero sistema difensivo). Forse sarà il caso di lavorare di più sul gioco di squadra, una maggiore indipendenza di ruoli  e maggiore adattabilità di schemi per tutta la squadra. Questa sera la dipendenza dallo stato di forma di Ngapeth è stata lapalissiana! Speriamo di vedere un atteggiamento più propositivo contro Civitanova, anche nelle fasi di appannamento del nostro fuoriclasse, in questo modo avremo davvero possibilità di giocarcela per tutti gli obiettivi.

Ma ora, come non mai…. FINO ALLA FINE, AVANTI GIALLI, ED I CARROZZE CON VOI!

 

 

 

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